Oggi, 6 Maggio 2019 è cominciata la mattanza delle alberature pluridecennali lungo Via della Rena. Questa operazione di elevatissimo impatto sull'ecosistema, compiuta con la debolissima motivazione della sicurezza, è stata possibile grazie al solo parere di un Agronomo locale e non è stata incredibilmente sottoposta ad una necessaria e doverosa Valutazione di Impatto Ambientale (VIA) preventiva, condotta da una commissione multidisciplinare e non locale. Tante erano le vie alternative da percorrere (anche a livello urbanistico) ma si è preferito arrecare un danno irreparabile al territorio, come già avvenuto anni or sono a seguito dell'ingiustificato abbattimento di circa 80 platani sulla strada provinciale.
Occorre ricordare come non esistano alberature autoctone o meno perché in Italia non esistono più foreste vergini da almeno 500 anni. Le deboli motivazioni per la sicurezza valgono a poco. Resta la mattanza di creature viventi evolute (gli alberi) che donano solo per essere da noi umani così ripagate. Fermiamoli. Occorre far comprendere alle Amministrazioni che il territorio va difeso e non vilipeso. Occorre far comprendere come quella ambientale non può essere solo una battaglia di facciata ma un impegno da condurre con serietà e profondità. Contiamo che tutti i cittadini si diano da fare per far cessare questo scempio.
Meno male che li tagliano
RispondiEliminaPerché?
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